Gentile collega naturopata,
risulta difficile raccontare in poche parole cosa sia il RUNI, come e perche' sia nato e gli obiettivi che si pone. Ma visitando il nostro sito all'indirizzo
www.registronaturopati.it, nelle pagine che compongono il menù, viene ampiamente descritta tutta la sua filosofia. Dunque non voglio tediarti oltremodo con argomenti che puoi benissimo approfondire sul nostro sito. Voglio invece arrivare subito al dunque per spiegarti cosa ci ha spinto a creare un Registro Unico dei Naturopati Italiani.
Prima di proseguire mi preme comunicare che le iscrizioni al RUNI sono sempre state gratuite e lo sono ancora. Doveroso chiarimento per evitare fraintendimenti.
L'iniziativa del RUNI è molto importante per dare un segnale di unità forte in un panorama, quello della naturopatia italiana, sempre in preda a forti disgregazioni. Confrontandosi quotidianamente con i nostri colleghi capita spesso di vedere come la nostra categoria professionale sia così poco unita proprio nel suo interno. Scuole che lottano per imporre il proprio monte ore o peggio ancora il proprio percorso di studi. Titolari di scuole che rivendicano il ruolo di fondatori della naturopatia italiana. Come se non bastasse le scuole si confederano per creare appunto federazioni professionali che quindi sono composte dai titolari delle stesse scuole di naturopatia. In Italia abbiamo almeno sette federazioni di categoria al servizio dei naturopati. Ognuna col proprio registro. Ognuna contro o a favore di discutibili certificazioni di qualità per il naturopata. Per cui si arriva al punto che la mia scuola è migliore dell'altra e la mia federazione pure. In questo clima hai voglia di trovare un accordo tra le parti. Alcune di queste scuole e federazioni, infatti, nel 2005, diedero vita al CUNI, Comitato Unitario di Consenso della Naturopatia Italiana. Doveva essere il primo vero tentativo di riunire sotto lo stesso nome le più grosse rappresentatività della naturopatia italiana. Cosa accadde? Che le altre rappresentatività della naturopatia italiana formarono un altro comitato che portava più o meno lo stesso nome...che beffa! In Italia viviamo un clima politico squallido dove da un pò di tempo si inizia a parlare di "opposizioni" e non più di "opposizione". Il panorama della naturopatia non poteva che seguire un esempio più diseducativo. A mio personale avviso in Italia non esiste la naturopatia ma le naturopatie. Non si arriva lontano con questa prerogativa di gestione delle cose. Ci lamentiamo che i medici si stanno impadronendo di tutte le tecniche naturopatiche? Siamo sfiduciati perchè ancora persiste una vacatio legis sulla naturopatia nella nostra Italia? Ci rendiamo conto che persino l'Ungheria ha legiferato in materia? E cosa invece potrebbe accadere se tutti i naturopati italiani, abbandonando il negativo esempio sino ad ora impartitogli da talune scuole e federazioni, senza distinzione alcuna e in numero consistente si riunissero sotto la stessa bandiera? E qui nasce il RUNI, Aderire al RUNI vuol dire andare oltre. Pensare di portare sul tavolo di un politico un numero consistente di nomi tale da far capire a chi ci governa soprattutto la questione sociale in cui il naturopata vive. Se vuoi aderire o far aderire è sufficiente entrare nel sito
www.registronaturopati.it e seguire la semplice procedura nella pagine "ISCRIVERSI".
Fai girare questo messaggio...in fondo non costa nulla!
Grazie per l'attenzione.
Un forte abbraccio